Il professionista ligure dovrà risarcire 15mila euro
I giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Liguria hanno condannato a un risarcimento di oltre 15 mila euro, un medico di medicina generale di Arma di Taggia. Numerose le contestazioni mosse, soprattutto quella di un'elevata prescrizione di medicine per singolo assistito e del mancato rispetto delle indicazione terapeutiche. Il medico. per questi motivi, già nel 2012 era stato sottoposto a procedimento disciplinare da parte dell'Asl 1.
Era stata la stessa azienda sanitaria a inviare gli atti alla procura contabile che aveva così aperto un'inchiesta, dalla quale era emersa un'iperprescrizione di farmaci. Dagli accertamenti risultava, che dal 2010 al 2012, la spesa farmaceutica a carico del sistema sanitario, per gli assistiti del medico in questione, si discostava dalla media dell'Asl fino ad un +33%. Per l'accusa, si trattava, nella maggioranza dei casi, di prescrizioni ritenute irregolari e per questo chiedeva un risarcimento di oltre 140 mila euro. I giudici hanno notevolmente ridotto il danno, chiedendo un risarcimento a 15 mila euro, in quanto per alcuni farmaci le prescrizioni sono state giudicate appropriate.
L'evento richiamerà a Torino, nelle aule dell’Accademia di Medicina in via Po 18, oltre cento congressisti
Secondo un’indagine condotta da Fondazione Onda ETS, in collaborazione con Elma Research, solamente il 17 per cento si ritiene soddisfatta del livello di inclusività raggiunto in questo campo
Gli ambienti di vita e lavoro, i cibi, gli animali e le famiglie sono sempre meno protetti dall’indebolimento di una sanità pubblica che, invece, dovrebbe essere orientata a una prevenzione primaria non burocratica per la tutela della salute
La richiesta del nuovo vertice: "potenziare i servizi"
L'evento richiamerà a Torino, nelle aule dell’Accademia di Medicina in via Po 18, oltre cento congressisti
Secondo un’indagine condotta da Fondazione Onda ETS, in collaborazione con Elma Research, solamente il 17 per cento si ritiene soddisfatta del livello di inclusività raggiunto in questo campo
Gli ambienti di vita e lavoro, i cibi, gli animali e le famiglie sono sempre meno protetti dall’indebolimento di una sanità pubblica che, invece, dovrebbe essere orientata a una prevenzione primaria non burocratica per la tutela della salute
La richiesta del nuovo vertice: "potenziare i servizi"
Commenti